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domenica 5 agosto 2012

Radical Face

Il progetto di cui vorrei parlarvi in breve prende il nome di Radical Face.
Il nome del creatore è Ben Cooper  (membro degli Electric President, della Iron Orchestra e dei Mother's Basement) e fonda i Radical Face nel 2003.


Nei suoi tre album Cooper riesce a mostrare e a far vivere l'ascoltatore i suoi attimi, i suoi pensieri... la sua vita.
Le musiche sono intrise della sua quotidianità, le sensazioni vengono messe su carta e poi cantante con un suono di una chitarra, accompagnata da ritmi folkloristici, che sembrano provenire da antichi ricordi.

Ogni musica di ogni album è una piccola storia... la storia di Ben Cooper.
Ma se ascolteremo con più attenzione, incontreremo anche noi stessi tra quelle note e quelle parole, donandoci un senso di malinconia e di benessere, come quando ci si imbatte in ricordi ormai lontani.

Discografia 

* Junkyard Chandelier (2003) 
* Ghost (2007)
* The family tree: the roots (2011)




Una bellissima scoperta, questa del progetto Radical Face.
Consiglio vivamente di ascoltare tutti i brani e di leggere attentamente i testi, non ve ne pentirete.

Come ho fatto con i Mùm, metterò qua sotto la prima musica in cui mi sono imbattuta.
Questa sicuramente è stata ascoltata da molti, perché "soundtrack" di una pubblicità che in questo periodo gira in televisione.
Per una volta ringrazio quella scatola malefica, per avermi fatto conoscere, apprezzare ed innamorare di questa melodia, nuova alle mie orecchie, ma che sento mia.

Buon ascolto.

* Radical Face - Welcome Home *

martedì 31 luglio 2012

Mùm

Capita spesso di conoscere tramite internet dei talenti che fino ad ora non sono mai entrati a far parte del nostro bagaglio musicale.
Vuoi per il poco tempo da dedicare alla ricerca e alla conoscenza dei molteplici generi e sottogeneri musicali, vuoi perché non sono ascoltati in casa e dagli amici, comunque succede che la conoscenza avvenga per caso proprio grazie a qualche sito (vedi you tube).

Proprio oggi, mentre stavo ricercando un video mi sono capitati tra le "mani" e sopratutto nelle orecchie i Mùm un gruppo di origine islandese che lavora da circa quindici anni.




Il gruppo è composto da Gunnar Tynes, con esperienze nel punk e nell'hardcore, Orvar Smàrason, che ha iniziato la sua carriera come compositore di musiche per videogiochi, GydaKrìstin-Anna Valtysdòttir, che provengono da studi classici.  Le due sorelle abbandonano il progetto rispettivamente nel 2002 e nel 2006. 

I Mùm si formano nel 1997 come un gruppo sperimentale di musica elettronica, strumentale.
Questi ragazzi sono una vera e propria scoperta e diventano in breve tempo un gruppo di punta nella musica di genere.

Ogni composizione è un misto dei più vari strumenti tradizionali uniti da una melodia fluida ed equilibrata, la voce non è altisonante, bensì lieve, quasi percettibile così da creare ogni volta una piccola perfezione nell'imperfezione di ogni singolo strumento, di ogni singolo accordo, di ogni singolo glitch.

Discografia

* Early Bird (rarità 1998 - 2000)
* Yesterday was dramatic, today is ok (2000)
* Finally we are no one (2002)
* Summer make good (2004)
* Go go smear the poison ivy (2007)
* Sing along to songs you dont' know (2009)



La loro musica 
è una miscela di beat elettronici ispirati alla scuola berlinese,
partiture strumentali che uniscono chitarre, 
basso, piano, tastiere "vintage",
archi, fisarmonica
e altro ancora,
e melodie dolcissime e delicate come una ninnanana.

Ecco il ritratto degli islandesi Mùm,
"strano caso" della scena elettronica mondiale.

(Leggete l'articolo dettagliato su: OndaRock-Mùm)


Ho scoperto ed appreso molto di questo gruppo nel giro di poche ore, la loro musica mi ha spiazzata, affascinata e rilassata allo stesso tempo.
Non essendo un'esperta in materia non mi dilungherò oltre, ma vi consiglio vivamente di cliccare sui link riportati poco prima e di ascoltare attentamente i loro lavori.

Vi lascio con la loro prima musica che ho avuto piacere di ascoltare, cliccate sul titolo e vi si aprirà una pagina you tube.

Con la speranza che vi si apra un piccolo nuovo mondo, buon ascolto.